NATURA MORTA IN UN GARAGE

C’era una volta il meraviglioso mondo dei garages. Un universo in via d’estinzione, quello delle autofficine, a causa del progresso tecnologico. È quanto pensa la fotografa olandese Jacquie Maria Wessels. La quale, con la sua Hasselblad  analogica, è andata in giro per il globo per cercare di fare in tempo a documentare questa realtà che sta lentamente scomparendo.

Per realizzare il progetto GARAGE STILLS, dal 2014 al 2018 la fotografa si è avventurata nelle autofficine di mezzo mondo. Da quelle sottocasa, ad Amsterdam, fino a quelle più lontane. In estremo oriente, a Tokyo, Phnom-Penh e in Sri Lanka. Passando per Istanbul, San Pietroburgo, Marrakesh, Napoli e L’Avana. In questi puri ’non-luoghi’ è rimasta affascinata dalle forme, dai colori e dagli oggetti, a lei sconosciuti, che li animanoE li ha immortalati.

Garage Still #10/2014 Amsterdam, the Netherlands, Analogue C-print

TEMPO SOSPESO

Visionaria e meticolosa Jacquie Maria Wessels procede nel modo seguente. Dopo aver effettuato un’attenta analisi dell’ambiente che intende fotografare, sfrutta tutti gli elementi che trova sul posto per creare delle nature morte, assemblando gli oggetti e gli utensili più disparati. Come lei stessa spiega:

“Nei garage dove creo le nature morte uso gli oggetti che ci sono. Li sposto, li riposiziono, li combino fino a quando non ho creato l’immagine che avevo in mente. Porto con me le luci per illuminare le composizioni. Poi fotografo la natura morta costruita”.

Non si tratta quindi di fotografia documentaristica, perché il suo intervento non si  limita a registrare rigorosamente fatti oggettivi e inequivocabili.  Gli oggetti che dispone a mo’ di “natura morta” sono frammenti di tempo ‘sospeso’ che ostentano un carattere intrinseco al DNA olandese e fiammingo.  Piuttosto il suo è un procedimento mediante il quale il dato estetico si fonde in maniera del tutto naturale con la ricerca sociale e antropologica.

Garage Still #01/2015 Amsterdam, the Netherlands, Analogue C-print

FORMATO QUADRATO E TAVOLOZZA CROMATICA

I risultati di questo progetto si possono vedere nella serie fotografica GARAGE STILLS ora in mostra al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli fino al 13 gennaio 2022. Evento a cura di  Marina Guida, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli. Jacquie M. Wessels presenta un nucleo principale di circa 30 opere, cui si aggiungono anche alcuni lavori della serie precedente Cityscapes e della nuova Fringe Nature.

Colpisce subito il formato quadrato – 120 x 120cm – delle fotografie stampate a mano. Ma proprio grazie a questo formato monumentale, l’osservatore si immerge in un universo variegato di cui può sperimentare ogni minimo dettaglio. Oltre alle  dimensioni, l’altra cosa che rimane impressa di questa serie sono i colori.   Cromie forti o pastello, ma sempre sapientemente accostate tra loro, anche a contrasto.

Per la Wessels i colori riflettono la tavolozza cromatica di ciò che lei ha visto nell’arredo urbano delle varie città dove ha fatto le fotografie.  Quella sgargiante, ad esempio, scattata in un garage dell’Avana dove il rosso vivo dell’automobile e del tubo di ferro risaltano sullo sfondo della parete blu cobalto. O quella a Tokyo dai vivaci colori confetto,  i colori tipici della metropoli giapponese, secondo la fotografa, che dichiara:

“Il colore nel mio lavoro è importante per me, nei garage ho sempre cercato oggetti con colori caratteristici per le mie nature morte. Proprio come un pittore dipinge un quadro con i pigmenti, io compongo i Garage Stills con materiali colorati”.

Garage Still #03/2015 Amsterdam, the Netherlands, Analogue C-print

LA SEDUZIONE DEI PARTICOLARI

L’inventario degli oggetti rappresentati è vario. Pareti scrostate, macchiate di olio o altro materiale utilizzato. Fili e attrezzi di lavoro. Mobili cadenti e sfasciati, zeppi di pezzi di ricambio o già cambiati. Macchinari eterogenei o loro parti. Automobili in riparazione. Il manubrio della motocicletta e una spettrale auto incellofanata in attesa del suo ineluttabile destino.

E ancora, poltrone di pelle sciupata e scolorita. Teiere, caffettiere, tazze, posaceneri. Vetrinette e scaffali. Fotografie stinte.  Persino qualche piantina con relativo innaffiatoio di plastica arancione.  

Però, poco a poco, è come se dalla mania compositiva, cioè dal tentativo di tenere tutto sotto controllo, Jacquie Maria si lasciasse sedurre da alcuni particolari che sono presenti in loco. Tipo un tripudio di trombe auto colte come un mazzo di fiori o spugnette stratificate di vari colori  che paiono un dolcetto.

Garage Still #12/2017 Sri Lanka, Analogue C-print

OCCHIO ATTENTO SU NAPOLI

Immediatamente riconoscibili le foto scattate nelle autorimesse napoletane. Qui l’occhio attento della fotografa si concentra su dettagli meno probabili altrove. Come il costante riferimento alla religione cattolica attraverso rosari e immagini di Gesù. Casualmente accostati a foto di bimbi piccoli o agli immancabili calendari con le donne nude.  O alle perle di saggezza popolare come quella che invita a non far credito all’amico perché altrimenti si rischia di perdere lui e il denaro.

Non a caso, nel testo della curatrice, Marina Guida, si legge come i:

“[…] dettagli forse sconosciuti ai più, siano capaci però di ricomporre nella mente un’immagine talmente forte tale da riportarci, ancora una volta, in un contesto che pare collocarsi fuori dal tempo, seppure in una temporalità attuale e riconoscibile”.

Garage Still #05/2016 Napoli, Italy, Analogue C-printNapels SH144 NG12

SGUARDO FEMMINILE

Ciò che manca del tutto in queste immagini è l’elemento umano. Perché invece ogni cosa concorre a far percepire la presenza di chi effettivamente utilizza gli attrezzi del mestiere, vale a dire gli uomini che ci lavorano. Foto dopo foto, il mondo che viene raccontato è maschile, ma la sensibilità estetica di chi lo racconta è squisitamente femminile.

Per mezzo dell’obiettivo fotografico lo sguardo acuto ma ‘freddo’ della Wessels  cattura gli ultimi brandelli di una realtà in dissolvenza. Quella delle autofficine, dove ‘la tecnologia computerizzata sta prendendo il sopravvento’ sull’uomo, come si legge nel testo della presentazione. 

Garage Still #04/2018 Tokyo, Japan, Analogue C-print

Scene urbane dominate dai tipici  murali locali sono i soggetti delle fotografie facenti parte della serie Cityscapes, del 2008. Si tratta di pubblicità dipinte a mano contenenti immagini iperrealistiche raffiguranti, tra l’ altro, parti meccaniche e attrezzature. La Wessels le ha scattate a Paramaribo, la capitale del Suriname. 

A CONTATTO CON LA NATURA

Magri frammenti o tracce di natura, presenti nei pressi delle autorimesse, compaiono invece nelle fotografie dell’ ultima serie Fringe Nature. Danno la sensazione a chi osserva di ritrovarsi immersi in luoghi selvaggi e fanno da contrappunto all’ambiente grezzo dei garage. Come la vegetazione lussuriosa dello Sri Lanka che ruba la scena ai rottami di  auto abbandonate. La serie è iniziata durante la realizzazione del progetto GARAGE STILLS  per l’esigenza della fotografa olandese di uscire all’aperto e rimettersi in contatto con la Natura.  

Garage Still #08/2016 St. Petersburg, Russia, Analogue C-print

Nonostante le foto siano tutto sommato abbastanza recenti – la più vecchia risale infatti al 2014 –  pare che la fotografa ci abbia steso sopra un velo di nostalgia. Per un piccolo mondo antico irrimediabilmente perduto. Ecco allora che, sembra volerci dire Jaquie Maria Wessels, contro la scomparsa di una memoria anche visiva, la fotografia rimane l’unico mezzo in grado di fermare e reinventare quel mondo che sta inesorabilmente scomparendo.  E la serie GARAGE STILLS costituisce il presupposto ideale del legame che l’essere umano stringe con quei luoghi.   

Pubblicato da Anna Amendolagine

Curatore indipendente, saggista e giornalista vive e lavora tra Roma e Rimini. La sua attività curatoriale inizia a partire dal 2003 e comprende l’ideazione e la realizzazione di mostre, testi e cataloghi d’arte, rassegne ed eventi culturali in collaborazione con Istituzioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero. E stata membro della giuria o del Comitato Scientifico di diversi concorsi artistici. Giornalista pubblicista e Addetto ufficio stampa ha scritto numerosi articoli su arte e cultura per riviste cartacee e online. Ha ricoperto il ruolo di Coordinatore Tecnico Europeo per due importanti progetti culturali dell’Unione Europea PETRA e LEONARDO dal 1993 al 1998.