La Chiesa dei Pittori Erranti (The Wanderers)

COMPLESSO DI ABRAMTSEVO

Il Museo di ABRAMTSEVO è situato vicino alla città di Sergiev Posad 60 km a nord est di Mosca.

Il complesso architettonico venne costruito sulle rive del fiume Vorya nella metà del 18° secolo e divenne famoso per la popolarità dei suoi proprietari.. Lo scrittore Sergey Aksakov comprò Abramtsevo nel 1843. Qui scrisse i suoi migliori lavori: racconti di pesca e caccia e storie autobiografiche. Durante il periodo di Aksakov, scrittori quali Gogol e Turgenev, lo storico Pogodin, l’attore Schepkin e altre celebrità contemporanee furono suoi ospiti.

Il magnate delle ferrovie e mecenate Savva Mamontov acquistò il complesso nel 1870

Il nuovo proprietario diede ospitalità ad artisti quali Polenov, Vasnetsov, Repin, Serov (artisti che facevano parte del gruppo dei Pittori Erranti https://incursioni.altervista.org/peredvizhniki-the-wanderers/), Korovin, Ostroukhov, Nesterov, e Vrubel, con altri che si unirono in una comunità conosciuta come la “colonia di Abramtsevo”.

I protagonisti di questa colonia crearono dipinti, disegni, progetti architettonici e forme decorative, collezionarono manufatti contadini e diedero vita anche a mostre per amatori.

La collezione di Abramtsevo, riguardante la falegnameria e il vasellame, diede inizio ad una rivalutazione e sviluppo dell’arte tradizionale russa di prodotti di legno e di maiolica.

Dopo la rivoluzione d’Ottobre, nel 1917 Abramtsevo fu nazionalizzata e trasformata in un museo.

Nel XX secolo il museo diede ispirazione ai pittori Grabar, Konchalovsky, Mashlov, agli scultori Mukhina, Korolev e a molti altri artisti.

Oggi il Museo occupa circa 50 ettari, comprensivi del parco e di pittoresche installazioni sul fiume Vorya e monumenti architettonici costruiti nel XVIII-XIX secolo.

Nel complesso museale è presente una collezione di oltre 25000 oggetti: quadri, fotografie, disegni, sculture, manufatti e un archivio riguardante i precedenti proprietari.

Era il Sabato Santo del 1880 quando il fiume Vorya esondò e la gente del vicino villaggio non potè attraversarlo per partecipare alla Messa di Pasqua nella vicina chiesa. Si diressero così verso la tenuta perché sapevano che la Messa mattutina avrebbe potuto tenersi là.

La tenuta di ABRAMTSEVO aveva molti devoti e Savva Mamontov (il proprietario) ebbe così l’idea di costruire una cappella indipendente. Ma questa idea non divenne realtà, ricorda Natalya Polenova, una degli esponenti della Colonia di Abramtsevo,.

Nel 1881 la primavera fu meravigliosa, la Messa di Pasqua fu organizzata nuovamente nella tenuta e tornò l’idea di costruire una cappella.

Ma tutti pensavano che una cappella sarebbe stata troppo piccola e che sarebbe stato meglio costruire una chiesa. Scegliemmo il posto più appropriato nel parco e decidemmo di costruire una chiesa nel nome dell’Icona del Cristo di Edessa, sul modello delle vecchie cattedrali russe”.

La chiesa dei pittori erranti

Vasily Polenov preparò il progetto base della chiesa e prese ispirazione dalla “Church of the Savior” situata a Nereditsa (del XII secolo) vicino a Novgorod. Il progetto delineò le proporzioni e le forme principali del futuro edificio.

La cupola poggiava su un massiccio tamburo che si slanciava sull’alto tetto piramidale. Il portale principale con l’icona del Cristo di Edessa aveva l’aspetto di un campanile.

Nella zona orientale si trovavano tre absidi. Per la facciata a nord l’artista disegnò due finestre: una tripla e una a forma semi ovale. Le pareti furono rafforzate con dei contrafforti.

La facciata sud rappresentò la difficoltà principale. Se osservata bene, dal vicolo del parco, essa è importante come quella occidentale. Vasily Polenov non completò il progetto, fu Viktor Vasnetov a continuare il suo lavoro:

Ero ispirato dalle chiese del Kremlino e di Mosca, e in secondo luogo da quelle di Yaroslavl e Rostov” scrisse in una lettera a Vladimir Stasov.

L’artista cambiò le proporzioni, alzò i muri e abbassò i soffitti. Le due finestre della facciata nord furono spostate nella facciata sud per dare maggiore luce e impatto alla chiesa.

La chiesa di Vasnetsov divenne più proporzionata e armoniosa, e meglio corrispondeva ai suoi obiettivi e alla propria funzione: quello di essere una piccola chiesa, custodita nell’Abramtsevo park.

Nel 1881 Victor Vasnetov scriveva a proposito dell’inizio della costruzione della chiesa:

Tutti noi artisti – Polenov, Repin ed io – Savva Mamontov e la sua famiglia – ci sentivamo ispirati e lavoravamo uniti. I nostri assistenti – Yelizaveta Momontova, Yelena Polevova, Natalya Polenova (poi Yakunchikova), Vera Repina, lavoravano al nostro fianco. Noi disegnavamo le facciate e le parti decorative, dipingevamo le icone; le nostre donne ricamavano i gonfaloni, i veli e i tessuti, intagliavano persino le decorazioni in pietra come autentici scultori. Lo stesso Savva Mamontov lavorava come scultore. C’era così tanta energia e creatività artistica: ognuno di noi lavorava senza sosta con interesse e passione”.

Alla fine di luglio la chiesa ebbe il tetto. Il lavoro di decorazione e gli interni richiesero uno studio dettagliato dell’arte medievale russa e gli artisti si recarono a Rostov, Yaroslavl e in altre città.

In estate la chiesa fu decorata con ornamenti in pietra scolpita.

Gli ornamenti del portale presentavano immagini legate ai simboli cristiani e a temi gospel: l’agnello personificava Cristo, la testa dell’asino ricordava l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, il gallo la negazione dell’apostolo Pietro; l’angelo, il leone, l’aquila e il vitello simboleggiavano gli evangelisti.

Il fregio di piastrelle colorate resero il massiccio tamburo più elegante. In seguito l’ Icona

del Cristo di Edessa dipinto da Vasilv Polenov fu posizionata sopra il portale (1882) e il camino fu rivestito con piastrelle (1890)

La direzione dei lavori all’interno fu data a Vasily Polenov. I suoi schizzi furono usati per creare l’iconostasi, le custodie delle icone, i candelabri, la croce sull’altare, i lampadari della chiesa, le corone per i matrimoni, i gonfaloni e altri oggetti per la chiesa.

L’iconostasi su due livelli ricordava gli interni delle chiese rurali della Russia del nord.

Le Icone di fattura tradizionale, collezionate dalla Colonia di Abramtsevo, furono combinate con le Icone create dagli artisti:

“Cristo di Edessa” di Ilya Repin (1881-1882)

“St. Nicholas” di Nikolay Nevrev (1881)

“St. Sergius of Radonezh” e “La Vergine ed il Bambino” (1881) di Victor Vasnetov

St. Sergius of Radonezh
St. Sergius of Radonezh

“L’Annunciazione” di Vasily Polenov (1882)

e altri lavori degli artisti della Colonia di Abramtsevo.

Fu la prima volta che le Icone di una chiesa ortodossa vennero dipinte in modo realistico, anticipando il lavoro di Victor Vasnetov nella cattedrale di St. Vladimir a Kiev.

Mark Antokolsky si occupò del rilievo “La testa di Giovanni Battista”(1880) della parete nord:,

l’Icona della parete sud “St. Prince Fyodor with his Sons Konstantin and David” fu dipinta da Yelena Polenova (1890),

Victor Vasnetsov dipinse i fiori e le farfalle dei cori. Sempre Vasnetsov fu l’autore del mosaico a pavimento con fiori stilizzati e le date della costruzione 1881-1882 furono scritte in lettere dell’alfabeto slavo.

Nel 1882 Mikhail Vrubel disegnò la stufa.

La preparazione dei documenti ufficiali durò tutta l’estate del 1881. In autunno, quando la chiesa era già ormai edificata, avvenne l’inaugurazione, e nell’estate seguente fu consacrata nel nome dell’Icona del Cristo di Edessa.

Contrariamente alle costruzioni simbolo di ecletticità, la chiesa di Abramtsevo è attentamente caratterizzata come una antica chiesa russa e combina in modo armonico differenti scuole architettoniche. E’ il primo capolavoro del cosiddetto stile dell’Art Nouveau che ebbe il suo sviluppo nel “Hut on Chicken Legs” (una casa palafitta costruita sempre nell’Abramtsevo park nel 1883) e nei disegni per l’opera “Snow Maiden” (La fanciulla delle nevi di Nikolaj Rimskij-Korsakov- 1880) creati da Viktor Vasnetov.

Dopo la morte di Andrej, figlio di Mamontov , nel 1891 la sacrestia dove era stato sepolto fu ricostruita come cappella (1891-1892) sul progetto di Viktor Vasnetsov. Per mantenere lo stile della chiesa questa cappella fu decorata con piastrelle, colorate con soggetti floreali e le meravigliose pitture della cupola resero il tutto più elegante e rifinito.

Successivamente Vera (1907) la figlia dei Mamontov, Yelizaveta Mamontova (1908), suo nipote Sergey (1913) furono seppelliti vicino alla chiesa.

Oggi nella Chiesa si celebrano le Messe nelle festività importanti.